Introdotta in seno al Consiglio Diritti Umani di Ginevra con Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 60/251 del marzo 2006, la Revisione Periodica Universale (Universal Periodic Review – UPR) rappresenta una procedura d’esame sulla situazione complessiva dei diritti umani in tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, a cadenza ciclica di circa quattro anni e mezzo (cfr. documentazione UPR per Stato membro).
L’Italia è stata oggetto di esame nel 2010, 2014 e 2019, in occasione dei primi tre cicli UPR da parte del Consiglio Diritti Umani dell’ONU.
Facendo riferimento alle raccomandazioni ricevute ed accettate nel quadro del Terzo Ciclo UPR del 2019, il CIDU ha elaborato, attraverso specifico esercizio interministeriale, il Mid-Term Report – Piano di Implementazione delle Raccomandazioni (PIR). Il 4 novembre 2021 è stato trasmesso alle Nazioni Unite il precitato documento, quale esercizio volontario di aggiornamento sulle raccomandazioni ricevute ed accettate nel corso del Terzo Ciclo UPR, corredato da uno specifico Annesso dedicato alle buone pratiche in materia di diritti umani sviluppate a livello regionale e locale. Tale approccio, in particolare la breve panoramica sulle buone pratiche regionali e locali riportate nel precitato Annesso, è stato particolarmente apprezzato nella cornice onusiana in cui, nel novembre 2022, in occasione di uno specifico evento ad apertura del IV Ciclo di UPR, è stato rilevato come l’Italia sia stata il primo Paese della membership onusiana a riportare un tale focus.
L’Italia sarà sottoposta al Quarto Ciclo UPR tra ottobre 2024 e gennaio 2025.